Si è tenuta sabato 5 marzo presso l’Hotel Coronado di Mendrisio l’annuale assemblea ordinaria della nostra associazione. Presenti una cinquantina di soci che hanno seguito in modo diligente i lavori partecipando attivamente alle diverse discussioni. La società ha raggiunto la soglia dei 150 soci (di cui 110 attivi) ed è in attesa di conoscere la decisione degli amici di Chiasso che hanno pubblicamente manifestato la volontà di affrontare prossimamente l’argomento inerente un’eventuale adesione alla nostra società. La Società cacciatori del Mendrisiotto gode di ottima salute dal profilo finanziario pur dovendo registrare per l’anno 2015 una minima perdita d’esercizio di circa fr. 30.--. Durante l’assemblea sono stati posti in evidenza avvenimenti che hanno portato nel 2015 a raggiungere traguardi e obiettivi importanti quali la realizzazione della prima tappa del “Progetto Poncione” (recupero dell’area prativa della zona Bagno sopra la campagna di Meride), a cui farà seguito a breve un secondo intervento in zona Scargnora sempre a Meride (superficie posizionata sopra il Camping TCS). Altro motivo di soddisfazione è quello legato all’apertura della caccia al cervo sul Monte S. Giorgio, che ha permesso la cattura di una cinquantina di esemplari durante il periodo venatorio passato. Una decisione quella dell’autorità cantonale sicuramente accolta favorevolmente anche dal mondo agricolo che si vede così regolare la popolazione di questo ungulato, cresciuta a dismisura negli ultimi anni e fonte di numerosi danni. Approvati all’unanimità anche gli indirizzi venatori suggeriti dalla FCTI per il 2016 con occhio di riguardo per la proposta di prelievo del camoscio. Specie questa che soffre anche sul Monte Generoso, pur essendo la caccia vietata, e per la quale si chiede all’Ufficio caccia e pesca di intervenire con il lancio di qualche buon esemplare proveniente da altra regione per ridurre il problema della consanguineità. L’unica proposta presentata dai soci ed accettata dall’assemblea è quella relativa allo studio e alla creazione di cartelli indicatori da apporre nei luoghi oggetto di recupero e mantenimento habitat per dare maggior visibilità ai lavori svolti dalla società di caccia ticinesi in favore dell’ambiente. Ricordati ancora i momenti d’incontro decisi dal Comitato, che troveranno spazio anche in questo 2016: dalle giornate primaverili dedicate al recupero dei biotopi, a quelle di tiro a volo e di regolazione delle armi a palla (vedi rubrica eventi), alla gita sociale. Segnalata inoltre l’immissione di 10 lepri comuni nella bandita del Monte Generoso (come ormai avviene da alcuni anni) nell’intento di mantenere e rafforzare la popolazione presente. All’assemblea hanno partecipato anche il parroco della Montagna don Mirko, che ha portato il suo saluto citando S. Uberto patrono dei cacciatori, e il guardiacaccia di zona Luca Brugali, al quale la sala ha riservato un caloroso applauso. Conclusi i lavori assembleari si è poi passati alla parte ricreativa che ha riservato a tutti di gustare un’ottima cena e, ai soli vincitori, di gioire per i molteplici premi della riffa.