E’ prevista giovedì 1. dicembre 2016 a Meride (Camping TCS) la presentazione agli organi di stampa del progetto voluto dalla nostra Società per nuove radure sul Poncione d’Arzo per la biodiversità. Ricordiamo che nel 2012 la nostra associazione ha chiesto allo studio Oikos 2000 Sagl di Monte Carasso di elaborare un progetto comprensoriale per tutta l’area del Poncione d’Arzo con l’intento di meglio coordinare gli sforzi profusi durante le nostre attività primaverili di recupero puntuale degli habitat per la selvaggina in atto oramai da oltre vent’anni. Anche grazie alla collaborazione ed al sostegno finanziario dei competenti uffici cantonali (da una parte l’Ufficio forestale e dall’altra la Sezione dello sviluppo territoriale) si è nel frattempo già passati alla fase operativa nr. 1 del progetto (primavera 2015) che ha coinvolto il settore prioritario di Bagno (interventi promossi dall’Ufficio della natura e paesaggio) con una superficie prativa di quasi 6'000 mq., interessata quest’ultima anche dalla presenza di una delle maggiori popolazioni di gladiolo piemontese, appariscente fiore fortemente minacciato e presente in Svizzera solamente in poche zone del Sottoceneri. Da pochi giorni sono invece iniziati gli interventi che riguardano la seconda fase del progetto, che vedono interessato il comparto di Scargnora a Meride e che, va sottolineato, possono contare anche su un sostegno finanziario del WWF della Svizzera italiana. I lavori, programmati sull’arco di 3 anni, prevedono il recupero di una vasta radura tramite contenimento di rovi e arbusti, la strutturazione di margini boschivi e taglio di alberi, così da poter fornire a cervi e cinghiali (ma anche ad altri animali) un habitat alternativo e di riflesso contenere i danni provocati all’agricoltura e al bosco. Il tutto volto ad assicurare anche in futuro la tutela della biodiversità e la conservazione della fauna selvatica.